Il buon attacco al seno

Per attaccare il suo bambino al seno, la mamma deve verificare che abbia la pancia a contatto con il suo corpo, che l’orecchio, la spalla e il bacino siano in asse, che il naso del bambino sia di fronte al capezzolo. La mamma deve aspettare che la bocca del bambino sia ben aperta per permettergli di prendere in bocca una buona porzione di seno oltre al capezzolo e muovere il bambino verso la mammella (e non viceversa). Queste indicazioni valgono per i neonati e nelle prime settimane di avvio dell’allattamento.
Successivamente, i bambini diventano esperti nel poppare al seno e, in genere, gestiscono efficacemente l’attacco e la posizione insieme alla madre.

È molto importante capire se il bambino è attaccato bene al seno della madre (Figura 4). Il bambino è attaccato correttamente se:
la bocca è ben aperta e le labbra sono estroflesse il bambino ha in bocca oltre al capezzolo anche buona parte dell’areola (si deve vedere più areola libera sopra la bocca del bambino che sotto) il mento del bambino è a contatto con la mammella.
Se l’attacco è corretto, la mamma non prova dolore (anche se nei primi giorni potrebbe avere un po’ di fastidio subito dopo l’attacco).
Per quanto riguarda la suzione, quando il seno tocca le sue labbra (o quando sente l’odore del latte), il bambino sposta la testa leggermente all’indietro, apre bene la bocca e posiziona la lingua in basso e in avanti per cercare il seno (riflesso di orientamento). Quando il bambino si trova sufficientemente vicino al seno e ne ha preso una porzione abbastanza grande, il capezzolo arriva a toccare il palato molle stimolando il riflesso di suzione

un altra clip sulle posizioni per allattare